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Archivi del mese: aprile 2015
ecco, dici che ritorni riordino la casa apparecchio l’altare la somma delle cose perse che non ritroverai ti aspettano da sempre facciamo che vinca l’odore tuo di cotone e neve non il ticchettio lunare del gelido alfabeto che insieme a me … Continua a leggere
Lo re Le Gioie I resti di Bisanzio
Tuo bianco di banda e giglio. Gioia. Mandorlo e Giappone. In the mood for love e i capelli raccolti e l’onda dei monsoni. La vita ci accompagna allegra mentre la bendiamo con un prosecco. È contenta. Miglior sorte la sua. Un … Continua a leggere
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Contrassegnato Bisanzio, Carlo Michele Schirinzi, Derek Jarman, Gioia Perrone, I resti di Bisanzio, rondini, The angelic conversation
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deborda deborda non ha muri lati sponde non si tiene non si porta solo chiodi alla carta chiodi alla carta nomi stagioni ciocca vento cortile sposa bianco scarpette brace lenzuola primo sole neve a colazione luce treno arrivo stazione corsa pace … Continua a leggere
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Ferocia
La ferocia che prego è straniera, lingua morta. In luogo di quel porto sfitto vuoto abbandonato che fu nostro per un po’. Per sempre mio, soltanto
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Candelette, porte, pinna nobilis, Vladivostok ovvero spacciatori di tranquillità nella città dei lecci
Lettore, chi serve il declaro è preso da una incredibile, ridicola spietatezza: non vorrebbe lasciar dietro briciole, lische, residui. Per altro è spossato. (A. Verri, Il naviglio innocente) Vede? Sono queste le candelette per le diesel. Quelle per la benzina … Continua a leggere
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Contrassegnato Antonio Verri, Bisso, Chiesa di S. Matteo, cozza penna, Declaro, Il naviglio innocente, lecci, Maurizio Nocera, Mussola, Neruda, Pinna nobilis, Porta San Biagio, Stefano Medvedich, Vinicio Capossela, Vladivostok
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Per spasmo di necessità parola fatta carne. Animato schizzo, monti e acqua. Valli innevate e fantasmi cari scuciti da bruma e versi, strappati alla carta, al sogno, fino all’umido mondo, estinto mondo. Silenzi e fuochi. Attrezzi, cascine, paglia e zolfo, … Continua a leggere
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