Santa Barbara è una fila di case
di uguale altezza, una accanto all’altra
senza piani sopra, solo cielo.
Una lenta sequenza di film muto
su crolli di masserie feudali, ovili, stalle
strati e strati, belati, storie, stemmi
fissati nella trama del pictor optimus
mossa appena da una nonna
che spinge l’altalena. Tu guardi
e non vedi più il senso di tanta strada
altrove, quanto è piccolo ciò che conta
e quanto poco conta il resto.
Nel silenzio della piazza e filari
di muri e uomini senza sorprese
integra resiste una parola estinta altrove.