Fermi sorrisi che seguite riti
fruscio di lunghe vesti di suorein dita orecchie sciolti
in arti organi
fino all’immateria.
Nessuna previsione
ciò che procede integro
non interroga futuro.
Capanna sul muro
ornarsi di Misteri
culla da cui nulla straripa.
Il paradiso è qui per chi lo prega
un bucato appena fatto
nei pergolati che invisibile
il fabbro saldava, per sempre.
Abbi pietà di nostra vuota insonnia.
Dannati senza disperazione.
Né pianto, di cielo prima del buio,
un ritmo, una crosta sul muro, un odore,
luce che muoveva sacri familiari.
Altrove tradito, dell’eterna croce sulla toma