Frammento dal libro della Torre

Quando eravate vivi esaudivate desideri di bambini, anziani, malati.
Non allerta per schiere di nemici ma per voto di grazia creaturale e patto di natura.
Quando eravate vivi l’aria era aria, il cielo vicino, il cuore con voi.
Quando eravate vivi i vostri pensieri erano sani, il diavolo forestiero.
Io sono la Torre, resisto e vivo per volontà dell’Incorruttibile, sono ciò che non muore, beata materia del per sempre. I vostri fumi non arrivano a me né i vostri affari.
Una colomba muove il mio cielo, è bianca. I vostri denari muovono il vostro, sono sempre trenta.Vostra la crocifissione, vostra l’impiccagione.
Ma ora sedetemi accanto, uno, tra voi, sentirà cos’è il Giardino che disabitate.

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2 risposte a Frammento dal libro della Torre

  1. Francesco ha detto:

    Le pietre di questa tua torre non parlano; palpitano e scalpitano per la voglia di insegnare la vita a chi non ha il tempo per capirla! Splendida! Un abbraccio, francesco

  2. leragionidellacqua ha detto:

    non si parla non si capisce si sta così * scoperchiati

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