
“Sky” Igor Kozlovsky e Marina Sharapova
Quel giorno che anche le cose ci sopravviveranno
i vestiti le ciabatte altre storie diventate astratte
i lenti baci lenti persi in Universi in grazia di Dio
notti a cui il giorno non deve rimedio, un giubilo
un’abluzione cosmica un addormentamento
Ma nemmeno quel giorno avremo saputo
perché ai poeti sono care le rondini
Poiché ben più di una piccola pazienza tiene
il lavorìo di cose nuvole insetti, lo zelo che procede
senza sosta senza applausi senza vezzi
io ti sposo!
in montagna o in riva al mare, angioletta?
ovunque.
Mezzo anno lì e mezzo qui. Oppure, per quelle storte facoltà che abbiamo, nell’ovunque in un istante.
delicatissima … carica di musica e malinconia.
Grazie